Continua il tentativo dello Yen giapponese di riprendere un po’ di terreno sul dollaro USA. Il cambio è sceso sotto 149, dopo aver raggiunto i massimi di 11 mesi settimana scorsa.
I dati sull’occupazione negli Stati Uniti sono stati più deboli del previsto, indicando un mercato resiliente. Questo riduce le probabilità che la Federal Reserve alzi nuovamente i tassi di interesse quest’anno (ma l’ipotesi resta comunque concreta).
Gli operatori attendono ora il cruciale rapporto sui Non Farm Payrolls (previsto per domani) per un chiaro aggiornamento sulla forza del mercato del lavoro.
All’inizio di questa settimana un balzo inaspettato dello Yen aveva fatto ipotizzare che le autorità fossero intervenute sul mercato valutario per sostenere la valuta, cosa poi smentita dalla Bank of Japan.
Potrebbe essere accaduto che durante un semplice controllo del tasso da parte della BOJ, diverse banche hanno male interpretato questa mossa vendendo in massa .
Tuttavia il Ministro delle Finanze Shunichi Suzuki ha recentemente avvertito che sta osservando i movimenti valutari “con cautela”, mentre lo scorso anno le autorità giapponesi sono intervenute sui mercati valutari per la prima volta dal 1998, quando il cambio era arrivato a 145,9.
La valuta nipponica quest’anno è finita sotto pressione a causa della divergenza tra la politica monetaria accomodante della Banca del Giappone e le mosse aggressive delle altre banche centrali, a cominciare dalla FED.
