L’ultima seduta della settimana è debole per i listini del vecchio continente. Gli investitori hanno digerito i dati sull’inflazione statunitense di ieri, che hanno alimentato le speculazioni su tassi di interesse più alti a lungo da parte della Fed. I report macro arrivati dalla Cina hanno intento alimentato le preoccupazioni sulla tenuta dell’economia globale.
La Borsa di Milano chiude in calo (-0,9%), con l’indice a 28.237 punti.
Grazie all’impennata del petrolio scattano avanti Tenaris, +2,57% e Saipem +1,83%. Bene anche Eni +1,3%.
Telecom Italia avanza dell’1,48%, mentre sale l’attesa per l’offerta vincolante che il fondo Usa Kkr dovrebbe presentare entro il week end.
Le vendite colpiscono Prysmian, che segna -5,00%.
Male il risparmio gestito: Banca Generali (-4,47%), Finecobank (-3,45%) e Azimut (-3,14%).
Male Diasorin (-3,22%) che sconta il profit warning nel settore del gruppo tedesco Sartorius.
Per le altre borse del vecchio continente la chiusura è in deciso calo. Il di Francoforte accusa una flessione dell’1,55%, Parigi cede l’1,42%, il FTSE100 di Londra perde lo 0,59%. Perdono poco più dell’1% Madrid e Amsterdam.
Chiude contrastata Wall Street. Lo segna -0,50%, il +0,12% mentre il -1,23%.