Come era previsto dagli esperti di mercato, la Banca Popolare Cinese (PBoC) ha mantenuto i tassi di interesse a un anno (LPR) al minimo storico di 3,45%. Questo tasso è il riferimento per i prestiti alle imprese e alle famiglie.
Il tasso a cinque anni, riferimento per i mutui, è stato mantenuto al 4,2% per il quarto mese consecutivo.
La decisione di venerdì è arrivata dopo alcuni segnali di stabilizzazione dell’economia cinese, con dati sul PIL del terzo trimestre migliori del previsto e dati solidi a settembre per le vendite al dettaglio, la produzione industriale e il tasso di disoccupazione.
Tuttavia, per dare ulteriore sostegno all’economia e dare slancio ai consumi, la People’s Bank of China (PBoC) ha immesso nel sistema finanziario un’iniezione record di finanziamenti a breve termine per 733 miliardi di CNY (dopo i 289 miliardi netti di CNY della settimana scorsa).
La PBoC ha recentemente lasciato intendere che un ulteriore allentamento monetario è ancora in programma, se necessario, cercando di rassicurare gli investitori sul fatto che ha ancora spazio per affrontare molti venti contrari.
Sul fronte valutario, lo Yuan rimane attorno 7,33 per dollaro (), ossia sui livelli più bassi in cinque settimane.
Sulla valuta cinese pesa la crescente differenziale di rendimento tra Cina e Stati Uniti. I rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi sono aumentati fino a superare brevemente il 5% (prima volta dal 2007) dopo le osservazioni di Powell riguardo alla necessità di tenere i tassi alti a lungo.