Continua la fase di debolezza dello Yuan cinese, che scivola sui minimi di tre settimane rispetto al dollaro, dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione avvenuta nel weekend.
I dati hanno mostrato che i prezzi al consumo nel paese sono scesi dello 0,5% su base annua a novembre, accelerando dal calo dello 0,2% di ottobre e risultando peggiori dello 0,1% previsto. Si è trattato del calo più rapido dell’indice dei prezzi al consumo da novembre 2020
Anche i prezzi alla produzione sono scesi del 3% il mese scorso, segnando il 14esimo mese consecutivo di calo del PPI e il più rapido da agosto.
Questo report indicava persistenti pressioni deflazionistiche in Cina, suggerendo che l’economia del paese continua a soffrire a causa della debolezza della domanda interna.
Gli investitori attendono ora ulteriori dati economici questa settimana e le decisioni sui tassi di riferimento sui prestiti da parte della banca centrale cinese (PBoC) la prossima settimana.
Il cambio USDCNH si è affacciato oltre quota 7,20 , dopo che aveva raggiunto 7,12 all’inizio del merse di dicembre.
La valuta cinese è messa sotto pressione soprattutto dalla forza generale del dollaro, poiché i dati sull’occupazione negli Stati Uniti più forti del previsto hanno contrastato l’idea secondo cui la Federal Reserve potrebbe iniziare a tagliare i tassi già nel marzo 2024.