La Federal Reserve vede sempre più vicini i tagli ai tassi di interesse, ma rimane prudente sulle tempistiche. Questo emerge dalla lettura dei verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria del 2023, nel quale la banca centrale lasciò il tasso dei fondi federali stabile al 5,25-5,5% per il terzo incontro consecutivo.
In quella circostanza la FED preannunciò tagli di 75 punti base nel 2024.
I policy maker considerano che il tasso ufficiale sia ormai vicino al suo picco per questo ciclo di inasprimento, anche se hanno notato che l’effettivo percorso politico dipenderà da come si evolve l’economia.
Quasi tutti i membri hanno indicato che, visti i miglioramenti nelle prospettive di inflazione, le proiezioni implicano che un intervallo obiettivo più basso per il tasso dei fondi federali sarebbe stato appropriato entro la fine del 2024. Tuttavia i funzionari della Fed non hanno offerto indizi sulla tempistica dei tagli dei tassi.
Dopo i verbali del FOMC, il biglietto verde americano si è confermato più robusto. Il Dollar Index ha toccato il massimo di quasi due settimane a 102,7, prima di ridurre alcuni guadagni per attestarsi a 102,4. Questo perché la banca centrale ha mantenuto una retorica incerta sul futuroi percorso della politica monetaria.
Intanto il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso oltre il 3,9%, dopo essere salito fino al 4% all’inizio della sessione.
Nel frattempo, i nuovi dati economici hanno dipinto uno scenario misto, con l’ISM Manufacturing PMI che ha superato le previsioni mentre le opportunità di lavoro sono state inferiori alle aspettative.
