Una serie di dati macro ha consentito alla sterlina britannica di riaffacciarsi oltre quota 1,27 (GBPUSD), anche se il vero driver del giorno rimangono i verbali dell’ultima riunione della Fed, che sono stati resi noti mercoledì.
L’indice S&P Global del Regno Unito ha rivelato che la produzione dei servizi è cresciuta a 52,1 a dicembre, rispetto al 50,7 del mese precedente. E’ la seconda espansione consecutiva nonché il dato migliore da giugno scorso, grazie a un’ulteriore ripresa dei nuovi ordini.
Inoltre l’ottimismo ha raggiunto il massimo in sette mesi, con gli intervistati che hanno riportato timidi segnali di ripresa della domanda dei consumatori, in particolare nei settori dei servizi finanziari e della tecnologia.
Altri dati britannici hanno evidenziato un’espansione netta dell’indebitamento al consumo per 2 miliardi di sterline nel mese di novembre. Si tratta dell’aumento più significativo da marzo 2017, nonché di un dato decisamente superiore alle aspettative di 1,4 miliardi di sterline.
Inoltre, i mutui per l’acquisto della casa sono stati pari a 50,1 mila, anch’essi superiori alle previsioni. Le approvazioni di mutui nel Regno Unito salgono al livello più alto degli ultimi 5 mesi, anche se rimangono contenute a causa del continuo impatto dell’aumento dei costi di finanziamento sull’attività immobiliare.
Come detto, la sterlina ha parzialmente ripreso quota rispetto al dollaro, riaffacciandosi anche oltre 1,27. La correzione degli ultimi giorni ha portato il cambio GBPUSD a infrangere la trendline crescente che aveva avuto origine a metà ottobre scorso.
La sterlina guadagna in modo più robusto rispetto allo Yen giapponese (GBPJPY), consolidandosi oltre 180. Stabile invece il cambio con l’euro (EURGBP a 0,86).