Il dato sui prezzi al consumo nel Regno Unito evidenzia una nuova fiammata al rialzo, e questo allontana il taglio dei tassi di interesse da parte della Bank of England, spingendo la sterlina (unica tra le valute principali) a guadagnare rispetto al dollaro.
Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica (ONS), a dicembre il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito è salito per la prima volta in 10 mesi al 4%, rispetto al minimo di quasi due anni del 3,9% toccato il mese precedente. Si tratta di un dato deludente per il mercato, che si aspettava un altro calo al 3,8%.
L’inflazione su base mensile è salita dello 0,4%, mentre il dato core è aumentato dello 0,6%.
Invece calano più delle attese i prezzi alla produzione del Regno Unito: a dicembre è sceso dello 0,6% su base mensile, contro aspettative di mercato per un calo dello 0,2% e rispetto al -0,1% del mese precedente.
L’inattesa crescita inattesa dell’inflazione rende difficile che la Bank of England possa tagliare presto il costo del denaro. Il mercato stima al 60% che la prima sforbiciata al tasso di interesse avverrà a maggio.
Dopo il report sull’inflazione, la sterlina si è rafforzata leggermente rispetto al dollaro: il cambio GBPUSD è salito molto vicino a 1,27.
Invece il rendimento delle obbligazioni britanniche a 10 anni raggiunge il massimo di 5 settimane al 3,89%.