Balzo in avanti del dollaro neozelandese (NZD), spinto dalle sempre più insistenti speculazioni su un nuovo intervento della Reserve Bank of New Zealand nel meeting che ci sarà a fine mese.
Appena una settimana fa il mercato era scettico sulla possibilità che la Banca Centrale possa intervenire sui tassi di interesse nella riunione che si terrà il 28 febbraio, ma adesso quella probabilità è cresciuta del 40%, a causa di un contesto inflattivo ancora vischioso e di un mercato del lavoro residente.
Nei giorni scorsi è stato diffuso il dato sulla disoccupazione, che è cresciuta al 4% nel quarto trimestre, sotto le previsioni della banca centrale (4,2%). Il tasso annuo di inflazione invece ha rallentato al 4,7%, attestandosi sui livelli più bassi da metà del 2021, ma rimane ancora molto lontano dal target della banca centrale.
Questo scenario ha alimentato le possibilità di ritocchi al rialzo dei tassi di interesse in Nuova Zelanda, con alcuni analisti che vedono due incrementi (febbraio e aprile), fino a portare il costo del denaro al 6%.
Ciò ha spinto il dollaro neozelandese sul mercato valutario.
Il rapporto NZDUSD è arrivato a 0,614, toccando i livelli più alti di una settimana. La coppia sta così provando il breakout dal canale discendente nel quale si era infilata a fine dicembre.
Nel corso della prossima settimana verranno diffusi i dati riguardanti l’inflazione di gennaio mentre la settimana successiva la Reserve Bank New Zealand si riunirà in meeting.