Il dato più forte del previsto dell’inflazione USA allontana ancora i primi tagli dei tassi da parte della FED, spingendo al ribasso il mercato azionario. Gli investitori manifestano la loro delusione per un’inflazione più coriacea di quanto sperato, nonostante il miglioramento del sentiment degli investitori in Germania a febbraio.
La Borsa di Milano chiude in ribasso a -1,03%, con l’indice a 31.134 punti.
Tra le migliori azioni italiane spicca ancora Saipem, +1,61%, dopo che le autorità australiane hanno consentito il ritorno all’operatività della nave Castorone, di proprietà della oil service italiana. Tra i titoli petroliferi fa qualche passo avanti anche Eni +0,22%.
Passi in avanti per Pirelli, +1,49%, dopo che Equita ha alzato il prezzo obiettivo.
Le vendite colpiscono Banco BPM, -3,88%. Giù STMicroelectronics, -3,60%, in un settore tech in vendita su entrambe le sponde dell’Atlantico.
Tra i titoli più venduti ci sono quelli del risparmio gestito: Finecobank -3,05%, Banca Mediolanum -2,85%, Banca Generali -2,81%, Azimut -2,03%.
Il resto d’Europa conclude debole. Il Francoforte va in ribasso dello 0,92%, Londra perde lo 0,81%. Vendite anche a Parigi, -0,84%. Male anche Amsterdam (-1,4%), tiene Madrid, -0,5%.
Wall Street chiude in netto calo. Lo segna -1,37%, il -1,35% mentre il -1,80%.
