Le principali borse europee chiudono un’altra seduta in chiaroscuro, a causa di dati di difficile interpretazione. L’inflazione si raffredda in Germania, Francia e Spagna, ma domani ci sarà il report sull’Eurozona (e sull’Italia).
Dagli USA l’indice Pce core di gennaio (l’indicatore dell’inflazione preferito dalla Fed) rallenta si base annua, ma la crescita mensile dello 0,4% rimane troppo elevata. Inoltre, le richieste di sussidi di disoccupazione sono salite oltre le attese.
La Borsa di Milano chiude in calo dello 0,11%, con l’indice a 32.580 punti (il mese di febbraio si chiude con un guadagno del 6,4% circa).
Sul listino milanese brillano Saipem (+13,31) e Moncler (+4,98%) dopo le trimestrali.
Corre anche Poste Italiane, +3,09%, dopo l’annuncio l’annuncio di un dividendo superiore al 13% rispetto alla proposta originaria.
Sul versante opposto, scende pesantemente Telecom (-2,63%) dopo l’ordine si sequestro preventivo di 250 milioni da parte della Guardia di Finanza per una presunta frode informatica commessa a danno di migliaia di consumatori e utenti dei servizi telefonici.
Giornata negativa anche per Iveco -2,61% e Cucinelli -2,46%.
Andamento contrastato per il resto d’Europa. Sale il di Francoforte (+0,44%, aggiornando ulteriormente il suo massimo storico), così come il di Londra (+0,07%), mentre scendono Parigi (-0,34%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,7%).
Wall Street parte fiacca ma poi chiude in salita. Lo segna +0,52%, il +0,12% mentre il +0,90%.
