La riunione di politica monetaria della Bank of Canada si è conclusa secondo le aspettative di mercato. L’istituto centrale canadese ha infatti confermato il tasso di interesse al 5%, impegnandosi altresì a normalizzare ancora il bilancio dell’Istituto, dal momento che rimangono le preoccupazioni per le prospettive di inflazione.
Nel corso della conferenza stampa di accompagnamento, il governatore Makclem ha precisato che è ancora troppo presto per prendere in considerazione un taglio dei tassi di interesse. La Bank of Canada continuerà ad andare avanti con la politica restrittiva, fin quando non si evidenzierà un duraturo rallentamento dell’inflazione core (ossia depurata delle component più volatili).
L’ultimo report riguardi ai prezzi al consumo ha evidenziato una discesa al 2,9% nel mese di gennaio. Tuttavia l’andamento annuale dell’inflazione e quello del dato core sono stati compresi tra il 3% e il 3,5%. Secondo la Bank of Canada l’inflazione rimarrà attorno al 3% nella prima metà di quest’anno, mentre scenderà gradualmente nella seconda parte del 2024.
I policy makers canadesi hanno inoltre sottolineato la debolezza della crescita economica canadese, e la crescita più lenta delle aspettative dell’occupazione.
Il meeting della Bank of Canada ha rafforzato il dollaro canadese. Il cambio USDCAD è sceso infatti verso quota 1,35 allontanandosi dal massimo di tre mesi, toccato appena nella giornata di ieri. A sostenere la marcia del dollaro canadese sono anche i progressi dei prezzi delle materie prime, a cominciare dal petrolio.