Come da aspettative, al termine del meeting di marzo la Federal Reserve ha lasciato i tassi invariati per la quinta volta consecutiva (nel range fra il 5,25% e il 5,50%, ossia il massimo da 23 anni). La vera novità però è che l’istituto guidato da Powell preannuncia 3 tagli dei tassi nel corso del 2024.
Nel comunicato diffuso dalla banca centrale, si parla di espansione dell’attività economica “a una velocità solida“. Tuttavia l’inflazione “rimane ancora elevata” e per questo la Fed non ritiene appropriato ridurre i tassi “fino a quando non avrà maggiore fiducia sul fatto che l’inflazione si muova in modo sostanziale verso il 2%“.
Dal dot-plot emerge che la FED prevede tre tagli dei tassi quest’anno, per un totale di 75 punti base. Il grafico indica anche tre tagli nel 2025, uno in meno rispetto a dicembre.
Riguardo all’economia, la banca centrale prevede che il PIL americano crescerà del 2,1% quest’anno per poi frenare a 2% nel 2025 e, nel 2026. L’inflazione invece è attesa nel 2024 al 2,4%, per poi scendere al 2,2% nel 2025 e al 2% nel 2026.
Il tasso core nell’inflazione sarà al 2,6% quest’anno per poi calare nel 2025 e, nel 2026.
Sul mercato valutario, il Dollar Index ha subito alcune oscillazioni, per poi stabilizzarsi verso 103,4, con un leggero calo. Il mercato digerisce il fatto che gli ultimi dati sull’inflazione (più forti delle attese) non hanno alterato l’approccio della FED.
Il biglietto verde ha perso soprattutto nei confronti dell’euro (l’EURUSD risale oltre 1,09), della sterlina e del dollaro australiano.