Le borse europee chiudono all’insegna delle vendite, appesantite dalla tensione mediorientale e dalle incognite sulla politica monetaria (con la FED sempre più indirizzata verso un taglio solo a settembre). La presidente della BCE, Lagarde, conferma che si va ‘verso il taglio dei tassi se non ci saranno shock‘, anche se non ha voluto commentare l’ipotesi di tre interventi nel 2024.
A Piazza Affari l’indice archivia la seduta in calo dell’1,65% a 33.393 punti.
Sul paniere principale di Piazza Affari ci sono pochi titoli in positivo. Spiccano Amplifon +0,91%, Leonardo +0,18% e Campari +0,13%.
Il titolo peggiore invece è Stellantis, -2,98% nel giorno dell’assemblea.
I titoli finanziari risentono del clima di avversione al rischio: Finecobank -2,41%, Intesa -2,24%. Unicredit -2,05%, Pop di Sondrio -2,35%.
Tra i titoli petroliferi i più penalizzati sono Saipem -2,38% ed Eni -2,15%.
Male Prysmian (-2,5%) dopo il rally della vigilia sulla scia dell’accordo per l’acquisizione di Encore Wire.
Il resto d’Europa è in rosso. Vendite sul tedesco (-1,3%), sul Cac40 francese (-1,4%) e sull’Ibex35 spagnolo (-1,5%). Il FTSE100 di Londra segna -1,8%, Amsterdam ha ceduto l’1,4%.
Wall Street chiude contrastata e non sfrutta lo slancio delle trimestrali. Lo segna -0,21%, il +0,17% mentre il -0,12%.
