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Turchia, tasso di interesse confermato al 50% ma l’USDTRY resta sui massimi storici

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La decisione della banca centrale segue l’inatteso aumento del costo del denaro che è stato deciso a marzo

Come si aspettavano i mercati, la banca centrale della Turchia (CBRT) ha lasciato il tasso di interesse pronti contro termine a una settimana stabile al 50%.
Tutto questo però non basta a risollevare granché la Lira turca, che guadagna un po’ di terreno ma resta comunque attorno al livello più debole di sempre rispetto al dollaro (USDTRY).

La mossa della CBRT segue l’inatteso aumento di 500 punti base deciso a marzo. Secondo i policy maker turchi, la politica monetaria restrittiva sarà mantenuta fino a quando non si osserverà un calo significativo e duraturo della tendenza di fondo dell’inflazione mensile, a anche finché le aspettative di inflazione convergeranno verso l’intervallo previsto.
Questo significa che i tassi di interesse potrebbero essere ulteriormente ritoccati al rialzo, qualora ci fosse un peggioramento significativo e persistente dell’inflazione.


L’ultimo report riguardo ai prezzi ha evidenziato che il tasso di inflazione in Turchia è cresciuto al 68,50% a marzo (dal 67,07% di febbraio), livello più alto da novembre 2022. L’indagine della banca centrale tra gli operatori di mercato ha mostrato che le aspettative per l’inflazione di fine anno sono al 44%, mentre la previsione della banca centrale è del 36%.

Come detto, la decisione di non ritoccare i tassi non ha dato grande giovamento alla Lira turca. Il cambio USDTRY si aggira ancora intorno a 32,5 per dollaro, un livello massimo record.
Per proteggere i propri risparmi dall’inflazione, molti turchi si stanno rivolgendo all’oro e ad altri asset legati al dollaro americano.
Intanto il rendimento dei titoli di Stato turchi a 10 anni è salito al massimo storico del 29,04% (nelle ultime 4 settimane ha guadagnato un ulteriore 4%).

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