La crescita dell’occupazione negli Stati Uniti scende al ritmo più debole degli ultimi sei mesi, suggerendo che i tassi alti possono avere un impatto troppo forte sul mercato del lavoro. Questo riaccende la possibilità che la FED possa tagliare i tassi di interesse già a settembre, e forse potrebbe farlo anche più volte nel corso del 2024. E per questo il dollaro rallenta ancora.
L’economia statunitense ha aggiunto 175.000 posti di lavoro ad aprile, in calo rispetto ai 315.000 posti di lavoro aggiunti a marzo, e al di sotto delle aspettative del mercato (+243.000). Ciò evidenzia un significativo rallentamento del mercato del lavoro rispetto al ritmo sostenuto osservato nel primo trimestre.
Intanto il tasso di disoccupazione è salito al 3,9% rispetto al 3,8% del mese precedente, sorprendendo le aspettative del mercato che si aspettavano un tasso invariato. Inoltre, il tasso di partecipazione alla forza lavoro è rimasto invariato al 62,7%.
Infine, la retribuzione oraria media è aumentata dello 0,2% a 34,75 dollari, dopo un aumento dello 0,3% nel mese precedente e inferiore alle stime di mercato di un aumento dello 0,3%. Negli ultimi 12 mesi, la retribuzione oraria media è aumentata del 3,9%, il minimo da giugno 2021.
Il rapporto sull’occupazione di aprile più debole del previsto ha spinto le aspettative di taglio del tasso della Fed a settembre (mentre prima del rilascio era molto robusta l’ipotesi di novembre). Il è così crollato a 104,6, raggiungendo il punto più basso in oltre tre settimane, prima di recuperare terreno e riportarsi in area 105.
Intanto il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso al 4,47%.