Il primo di una lunga serie di appuntamenti che questa settimana ci saranno con le banche centrali, si conclude secondo le aspettative. Infatti la Banca Popolare Cinese ha mantenuto invariati i principali tassi di interesse.
Il punto di riferimento per la maggior parte dei prestiti alle imprese e alle famiglie, ossia il tasso primario sui prestiti a 1 anno (LPR), è stato mantenuto al 3,45%. Quello di riferimento per i mutui immobiliari, il tasso a 5 anni, è stato mantenuto al 3,95% dopo un taglio record di 25 punti base a febbraio.
Entrambi i tassi rimangono così ai minimi storici, e questo conferma che Pechino sta cercando di stimolare la ripresa economica dopo i dati macro di aprile che hanno offerto un panorama contrastante.
Sul fronte valutario, lo yuan si è indebolito oltre 7,24 per dollaro (USDCNY), continuando la fase calante che dura da alcuni giorni. I mercati sono convinti che ci sarà un ulteriore allentamento monetario per rilanciare la crescita economica cinese.
Settimana scorsa la PBoC ha mantenuto il tasso di prestito a medio termine al 2,5%, continuando i suoi sforzi per stabilizzare lo yuan. Si è inoltre mosso per ridurre gli acconti per gli acquirenti di prima e seconda casa e per eliminare una soglia minima sui tassi ipotecari.
Pechino ha inoltre promesso nuovi stimoli per il settore immobiliare allentando le regole di acquisto ed esortando i governi locali ad acquistare case invendute dai costruttori per convertirle in case a prezzi accessibili.