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Messico, le elezioni (e la ripresa del dollaro) frenano il peso. USDMXN sui massimi di un mese

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Domenica cittadini al voto per le presidenziali. La cautela ha spinto gli investitori a ridurre l’esposizione alla valuta messicana

Il ritorno di fiamma del dollaro e il nervosismo per le imminenti elezioni frenano il peso messicano, che scivola verso i minimi di un mese rispetto al biglietto verde statunitense.

Le elezioni presidenziali in Messico del 2024 si terranno il 2 giugno, e quasi 99 milioni di cittadini esprimeranno il loro voto per eleggere oltre 20.000 funzionari locali, statali, e membri del Congresso, oltre alla presidenza del Paese.

La marcia che ha accompagnato questo appuntamento è stata terribile: candidati assassinati, attentati, sparizioni. Quel che è certo è che il prossimo presidente sarà donna. Andrés Manuel López Obrador infatti non ha potuto ricandidarsi ed ha appoggiato Claudia Sheinbaum, esponente del partito di sinistra “Morena” ed ex sindaca di Città del Messico. Al polo opposto, la coalizione del partito conservatore “PAN” ha scelto Xóchitl Gálvez, senatrice dal 2018, che si presenta come candidata indipendente.

Sarà un evento importantissimo, specialmente per le conseguenze in politica estera e un possibile avvicinamento agli Stati Uniti. Questo spiega il nervosismo che accompagna il cammino al voto, e la cautela che ha spinto gli investitori a ridurre l’esposizione al peso.

Il cambio USDMXN è così salito verso quota 17,00, come non succedeva da inizio maggio.
Intanto un sondaggio Citibanamex di maggio ha mostrato che la maggior parte degli economisti si aspetta che Banxico taglierà i tassi il 27 giugno dall’11% al 10,75%, con stime mediane dell’inflazione primaria al 4,21% e dell’inflazione core al 4,07% nel 2024, indicando un allentamento delle pressioni sui prezzi.

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