I dati macro diffusi venerdì alimentano l’incertezza (e la prudenza) dei mercati. In Europa i dati preliminari sull’inflazione sono stati più alti del previsto, e ciò fa temere che la BCE procederà gradualmente con i tagli dei tassi.
Negli USA invece gli ultimi report sull’economia sono a tinte miste, lasciando aperta ogni ipotesi riguardo alle mosse della FED.
Alla fine della giornata, la Borsa di Milano chiude in lieve rialzo dello 0,13%, con l’indice Ftse Mib a quota 34.492 punti. Il listino principale chiude comunque il mese di maggio in rialzo di circa il 2,2%.
Chiude in rialzo Pirelli (+2,8%), dopo lo scivolone di ieri provocato dal collocamento della quota in mano al fondo cinese Silk Road.
Bene anche Recordati (+2%) e Leonardo (+2,1%). Chiudono una seduta poco mossa le banche.
(-2,8%) in coda malgrado l’ok dell’Ue alla cessione della rete a KKR.
Vendite anche su Saipem (-1,7%) e Diasorin (-1,7%).
Il resto d’Europa chiude a due velocità. Crescono Parigi +0,18% e il di Londra +0,57%, scendono il di Francoforte -0,01%, l’Ibex35 spagnolo (-0,2%) e Amsterdam (-0,22%).
Wall Street va in altalena a causa nel nervosismo (anche per la condanna di Trump): prima scivola, poi rovescia la situazione. Lo segna +0,80%, il +1,51% mentre il -0,01%.