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Messico, ancora forte volatilità sul peso. USDMXN sui 18,5

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Dopo le elezioni di inizio giugno la valuta messicana è finita sotto pressione. I commenti del governatore di Banxico hanno propiziato un lieve recupero

Continua la forte ondata di volatilità attorno al peso messicano, che passa dal minimo di oltre un anno rispetto al dollaro, ad essere la valuta che questo giovedì guadagna di più contro il biglietto verde (nonostante l’USD sia in salita).

La valuta messicana era scivolata a 18,8 per dollaro (USDMXN), toccando il livello più debole degli ultimi quindici mesi. Lo scenario politico ha intaccato la fiducia nell’economia messicana, perché la vittoria alle elezioni del 2 giugno di Claudia Sheinbaum (primo presidente donna del Paese) fa temere per le conseguenze delle riforme costituzionali proposte dall’amministrazione: in particolare per sistema giudiziario, pensioni statali e salari minimi.

Tutto questo ha innescato un clima di avversione al rischio sul mercato, tanto da provocare un calo del peso che era giunto fino al 9% in pochi giorni.

Di conseguenza, gli sforzi di Banxico per combattere l’inflazione si trovano di fronte a nuove sfide significative, soprattutto perché l’ultimo report sull’inflazione ha evidenziato il picco massimo di quattro mesi (4,69% a maggio), rendendo necessario che la banca centrale mantenga i tassi a un livello restrittivo, mentre l’economia ha mostrato segni di rallentamento in il primo trimestre di quest’anno, l’espansione più debole dall’era Covid.

Tuttavia, questo giovedì il peso messicano è rimbalzato con forza (USDMXN a 18,5). Questa correzione parziale è frutto dei commenti del governatore di Banxico, Victoria Rodríguez, su un possibile intervento se si verificasse un’estrema volatilità del peso’.

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