Decisione senza sorprese da parte della Banca Centrale del Brasile, che ha mantenuto il tasso chiave Selic al 10,5% nella riunione di giugno, nonostante le critiche del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, che evidenziano divergenze politiche e potenzialmente minano la credibilità.
La decisione è stata unanime, alleviando le preoccupazioni dei mercati riguardo alle divergenze politiche all’interno del Copom.
La BCB ha giustificato questa mossa con un contesto globale difficile a livello nazionale e internazionale, caratterizzato dall’incertezza sulla politica monetaria statunitense e sulle tendenze dell’inflazione globale.
Il Copom sottolinea l’importanza di una politica monetaria cauta, sottolineando il ruolo di una politica fiscale credibile nell’ancorare le aspettative di inflazione e ridurre il rischio finanziario.
Per quanto riguarda lo scenario economico, gli indicatori hanno mostrato una resilienza inaspettata. L’inflazione al consumo viaggia in ribasso mentre l’inflazione core rimane al di sopra del target. Le aspettative di inflazione per il 2024 e il 2025 sono rispettivamente del 4,0% e del 3,8%, con il Copom che prevede 4,0% e 3,4% per gli stessi periodi.
Il Comitato ha evidenziato rischi quali persistenti pressioni inflazionistiche globali e un’inflazione dei servizi resiliente, insieme al potenziale rallentamento economico globale.
Il real brasiliano ha guadagnato terreno dopo il meeting della BCB. Il cambio USD/BRL è sceso a 5,42, ritirandosi dal massimo di 17 mesi di 5,44 toccato di recente.
Nelle ultime 4 settimane il real ha perso circa il 7%.
