Settimana fiacca per le crypto, come dimostra il fatto che delle prime 20 valute digitali per capitalizzazione, ben 18 sono in rosso. Soltanto e Tron mostrano un segno positivo.
Inoltre la metà degli asset accusa un calo in doppia cifra (spiccano soprattutto Solana -12% e Dogecoin -13%).
Sul settore pesa soprattutto l’approccio ancora aggressivo che sta avendo la Federal Reserve, che nell’ultima riunione ha confermato i tassi tra il 5,25% e il 5,50%, il livello più alto da oltre due decenni, ma soprattutto non s’è data alcuna fretta di cominciare ad abbassare il costo del denaro.
Anche la Banca Centrale Europea (BCE) è più fredda rispetto ad ulteriori tagli al costo del denaro, dopo quello appena fatto a giugno.
Tutto questo si traduce in un minore appeal per gli asset considerati più rischiosi, a cominciare proprio dalle criptovalute.
L’andamento guardingo del mercato delle valute digitali trova conferma anche nella minore vivacità da parte delle “balene”, ovvero i grandi wallet, che dopo gli accumuli di inizio anno si sono fermate.
Dopo lo scatto sui 70mila dollari, il è tornato a fare marcia indietro riportandosi progressivamente verso il supporto cruciale di 65.000 dollari, e poi ancora più giù verso i 63mila dollari (sui livelli più bassi di oltre un mese), scivolando sotto la Ema50. Negli ultimi sette giorni, da venerdì a venerdì, la regina del settore ha perso un altro 5%.
Riesce a evitare danni . Il lancio degli ETF Spot continua a tardare e questo genera tensione, che a sua volta esercita una pressione ribassista del mercato. Un’ipotesi concreta è che il lancio possa avvenire a inizio luglio, e nel frattempo Ethereum vive una fase di “limbo” senza alcuna variazione concreta su base settimanale.