Nonostante i segnali di una inflazione che continua a scendere, la Bank of Korea conferma il livello dei tassi di interesse alla 3,5%, come sta accadendo da 12 meeting a questa parte. Tuttavia il momento in cui cominceranno i tagli si sta avvicinando.
Il comitato dei politica monetaria ha infatti evidenziato che esaminerà i tempi in cui cominciare una manovra accomodante, ma ha ribadito anche la necessità che l’inflazione si stabiliti attorno all’obiettivo a medio termine fissato dalla banca. Per arrivare a questo occorre un po’ più di tempo, e questo spiega l’esito del meeting di luglio.
L’ultimo report relativo all’inflazione ha evidenziato una discesa al minimo di 11 mesi a 2,4%. Mentre le aspettative di inflazione a breve sono al 3% e quelle per il 2024 potrebbero essere leggermente inferiori alle previsioni precedenti (2,6%), le previsioni sulle inflazione core sono intorno al 2,2%.
Riguardo alla crescita economica, la banca della Corea prevede un’espansione intorno a 2,5% quest’anno, grazie alla ripresa dei consumi, a un mercato del lavoro solido e una crescita più forte delle esportazioni.
Secondo gli esperti di mercato, la Banca Centrale procederà comunque un taglio a costo del denaro nel terzo trimestre dell’anno, puntando su una riduzione di 25 punti base. Settimana scorsa il presidente Yoon Suk Yeol ha anche affermato che i tassi interni dovranno rispecchiare i tagli attesi da parte della FED, per evitare deflussi di capitali.
Sul fronte valutario intanto il Won sudcoreano ha guadagnato terreno rispetto al Dollaro. Il cambio è sceso infatti a 1380, allontanandosi dai recenti massimi di una settimana. Tuttavia c’è l’ostacolo Ema50, che agisce in qualità di supporto ed ha già respinto diversi tentativi al ribasso negli ultimi mesi.