Il report sulla crescita economica della Eurozona non dà alcuna spinta alla valuta unica, che continua la sua fase fiacca nei confronti del dollaro. Il cambio EURUSD continua infatti ad aggirarsi poco oltre la soglia di 1,08.
Secondo i dati preliminari, l’economia dell’Eurozona è cresciuta dello 0,3% su base trimestrale, leggermente meglio delle previsioni (0,2%). La crescita è stata guidata da Francia, Italia e Spagna, mentre l’economia tedesca la Germania (la più grande del blocco) si è inaspettatamente contratta dello 0,1%, poiché il settore industriale continua ad essere messo a dura prova dagli alti tassi di interesse.
Su base annua, il PIL nell’Eurozona è cresciuto dello 0,6%, il massimo in cinque trimestri, dopo un aumento dello 0,5% rivisto al rialzo nel primo trimestre e superiore alle previsioni dello 0,5%. La Commissione europea prevede che l’economia dell’Eurozona crescerà dello 0,8% quest’anno, dopo un’ampia stagnazione nel 2023.
Nel frattempo, l’inflazione in Spagna è scesa più del previsto al 2,8%, mentre l’inflazione in Germania è salita inaspettatamente al 2,3%. Gli investitori continuano a scontare un altro taglio di 25 punti base dei costi di finanziamento da parte della BCE a settembre, dopo che la Eurotower li ha lasciati invariati a luglio.
Come detto, sul fronte valutario non è successo granché. Il cambio EURUSD rimane ben distante dai massimi di quattro mesi (1,094) toccati il 17 luglio, poiché i nuovi dati economici chiave hanno fatto ben poco per cambiare le scommesse dei trader per un taglio dei tassi della BCE a settembre.
