Con una maggioranza risicata (5 contro 4), la Bank of England ha deciso di tagliare il costo del denaro prima la prima volta dopo due anni. Il nuovo livello del tasso di interesse scende così al 5%, come si aspettava la maggioranza del mercato.
La BoE ha precisato che si muoverà con cautela nell’allentare ulteriormente la politica monetaria, finché i funzionari non saranno più certi che l’inflazione rimarrà stabile. Tuttavia, il governatore Bailey ha messo in guardia contro i tagli “troppo rapidi o eccessivi”.
La BoE ha aggiornato le proiezioni sulla crescita e sull’inflazione. Il PIL ha registrato una ripresa piuttosto marcata, ma lo slancio appare progressivamente più debole mentre il mercato del lavoro si è allentato.
L’inflazione invece è sul target del 2%, ma si prevede che aumenterà fino a circa il 2,75% nella seconda metà di quest’anno (a causa dei prezzi energetici non allineati alle previsioni).
La decisione della BoE ha indebolito la sterlina britannica, che è sceso al di sotto di 1,28 () come non accadeva da circa un mese. Il mercato ritiene che ci saranno ulteriori tagli dei tassi per 35 punti base quest’anno, con la prossima mossa probabile a novembre.
Nel frattempo il rendimento dei Gilt a 10 anni del Regno Unito ha esteso il calo al livello del 3,9%, il più basso in sei mesi.
