L’indebolimento del dollaro USD sta innescando la ripresa delle valute emergenti, tra le quali spicca il Rand sudafricano che ha raggiunto i massimi di un anno rispetto al biglietto verde (USDZAR).
Il rapporto tra le due valute è infatti sceso sotto 17,8 per dollaro, livello più basso da luglio 2023.
Le aspettative di imminenti tagli dei tassi da parte della Federal Reserve statunitense sta spingendo al ribasso la valuta a stelle e strisce (l’Index è sotto quota 102), ma sul Rand sudafricano incide anche la migliore propensione al rischio che si respira sui mercati, dopo che i dati economici positivi degli Stati Uniti hanno dissipato i timori di un’imminente recessione nella principale economia mondiale.
Inoltre la fiducia degli investitori in Sud Africa è aumentata da quando una coalizione pro-business, comprendente l’African National Congress e l’Alleanza Democratica dell’opposizione, si è insediata due mesi fa, alimentando le speranze di stabilizzazione economica.
A questo si aggiungono anche le buone prospettive di politica monetaria. Dal momento che l’inflazione è in calo da febbraio, c’è minore necessità da parte della SARB di mantenere alti i tassi di interesse. Si prevede che la South African Reserve Bank taglierà i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli all’8,00%, nella prossima riunione del 19 settembre. Sarebbe la prima riduzione in oltre due anni (peraltro un altro taglio simile è previsto a novembre).
Sotto questo aspetto sarà importante vedere i dati sull’indice dei prezzi al consumo del Sud Africa, che verranno pubblicati mercoledì e che dovrebbero mostrare che l’inflazione è scesa al di sotto del 5% a luglio.