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Riforma giudiziaria e politica monetaria mettono il peso sotto pressione. USDMXN oltre 19,6

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Il cambio rispetto al biglietto verde è salito sui massimi da dicembre 2022

Pessima giornata per il peso messicano, che continua a perdere fortemente quota sul mercato valutario e scivola sui minimi di 20 mesi rispetto alla valuta statunitense.

I mercati sono preoccupati per la riforma del potere giudiziario federale, che viene considerata una priorità dal nuovo governo ma che potrebbe avere dei costi economici per il Paese, come la possibilità di controversie commerciali nell’ambito dell’USMCA e il rischio sanzioni. Alcune stime ritengono che tali riforme potrebbero avere un costo dell’1.9% del PIB del Messico, con il serio rischio di recessione nel 2025.
Questo mette a rischio gli investimenti esteri a breve termine, così come il reinvestimento dei profitti delle aziende che sono già presenti nel territorio messicano.

Sul peso sta esercitando pressione anche la convinzione – dopo gli ultimi dati economici su PIL (cresciuto appena dello 0,2%) e inflazione (scesa al 5,16% all’inizio di agosto) – che la Banca del Messico avrà un atteggiamento accomodante, dopo il taglio a sorpresa dello 0,25% nel meeting di inizio agosto (il tasso di interesse è al 10,75%).

Il cambio USDMXN è salito così oltre 19,6, su livelli che non si vedevano da dicembre 2022. Negli ultimi 5 mesi la valuta messicana ha perso il 20% rispetto al dollaro, nonostante il recente indebolimento del biglietto verde americano (il Dollar Index ha da poco toccato il minimo di 13 mesi).

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