Continua la corsa da record de prezzo dell’oro, che supera ancora la soglia dei 2600 dollari per oncia.
Il lingotto sta beneficiando del recente indebolimento del dollaro , perché diventa meno costoso comprarlo in altre valute e ciò comporta un aumento della domanda. Ma un vantaggio arriva anche dall’aggressiva riduzione dei tassi di interesse da parte della FED , perché l’, essendo un bene che non genera rendimenti, è avvantaggiato da un contesto di tassi in calo.
Sul prezzo dell’ stanno agendo da tempo anche altri fattori, come le tensioni geopolitiche che spingono gli investitori a cercare beni rifugio, la cautela innescata dalle imminenti elezioni presidenziali negli Usa.
Non ultimo, incidono anche i forti acquisti di metallo prezioso da parte delle banche centrali, in special modo da parte dell’Oriente. Chiaramente, oltre ai fattori fondamentali, avranno influito anche delle manovre speculative ben costruite.
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Gli investitori si chiedono fin quando durerà questa crescita impressionante, visto che all’inizio del 2024 il prezzo dell’ non arrivava neppure a 2.000 dollari. Dal punto di vista tecnico i prossimi target rialzisti potrebbero essere in area 2.630/2.650 dollari per oncia.