Le dichiarazioni del nuovo premier e quelle del ministro dell’economia giapponese allontanano il rialzo dei tassi da parte della BoJ, appesantendo la corsa dello Yen.
Il premier entrante Shigeru Ishiba ha detto che non è necessario un ulteriore aumento dei tassi, senza che prima siano soddisfatte alcune condizioni riguardo all’economia nipponica.
Allo stesso tempo, il ministro dell’economia Ryosei Akazawa ha affermato che la Bank of Japan dovrebbe fare attenzione ad aumentare nuovamente i tassi, poiché ci vuole tempo per uscire completamente dalla deflazione.
Nel frattempo, i dati hanno mostrato che la fiducia dei consumatori in Giappone è migliorata a settembre (ma al di sotto delle previsioni di mercato), in un contesto di prospettive migliori per la crescita del reddito, l’occupazione e la disponibilità ad acquistare beni durevoli.
Così, nonostante le tensioni in Medio Oriente favoriscono i beni rifugio (come lo Yen), la valuta giapponese è andata in netto calo rispetto al dollaro. Il cambio è risalito oltre 146,00, andando nuovamente a pizzicare la Ema50.
Intanto il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni del Giappone è sceso a circa lo 0,82%, rimanendo stabile da metà settembre.
