In una giornata nella quale il dollaro torna a guadagnare di nuovo terreno sulle valute principali, l’unica eccezione è rappresentata dallo yen giapponese, che si rafforza grazie all’impegno del governo per sostenere la valuta.
Il Ministro delle Finanze Katsunobu Kato ha affermato che il Giappone intraprenderà ‘misure adeguate‘ per affrontare le fluttuazioni dei cambio, e ha sottolineato che il governo sta monitorando da vicino l’impatto delle politiche di Donald Trump sull’economia del Giappone.
Anche il leader del Partito Democratico per il Popolo (DPFP), Yuichiro Tamaki, aveva avvertito che le politiche protezionistiche di Trump potrebbero esercitare ulteriori pressioni al ribasso sullo yen.
Il nuovo presidente statunitense potrebbe condurre politiche che alimentano l’inflazione, e questo spingerebbe il dollaro sul mercato valutario. Del resto un “avvertimento” c’è stato proprio all’indomani della elezione di Trump, che ha spinto il cambio USDJPY in salita di quasi il 2%.
Da allora però lo yen ha recuperato una grossa fetta di quelle perdite, visto che oggi l’ si è stabilizzato intorno a 152,5.
Una spinta alla valuta arriva anche dall’indice dei principali indicatori economici del Giappone, che misura le prospettive economiche per i prossimi mesi. E’ infatti aumentato a 109,4 nel mese di settembre, oltre le previsioni di mercato di 108,9. Inoltre la fiducia dei consumatori è salta al livello più alto in cinque mesi, e il tasso di disoccupazione è sceso al 2,4%, livello più basso da gennaio.