Comincia all’insegna del rialzo la settimana della sterlina britannica. Il pound infatti corre sulla scia delle notizie positive su un potenziale vaccino COVID-19, che spingono i mercati verso attività più rischiose. Ma incidono soprattutto i dati macro più incoraggianti del previsto, e qualche barlume di ottimismo riguardo alla questione Brexit.
Il report PMI manifatturiero di novembre ha mostrato che l’attività del settore privato britannico è balzata a 55,2 a novembre 2020 da 53,7 di ottobre, battendo le previsioni di mercato di 50,5. Inoltre anche se c’è stata una forte contrazione del PMI dei servizi, è stata minore del temuto (è scesa a 45,8 punti, il consensus era 42,5).
Questi dati hanno spinto la sterlina, che viaggia ben sopra la soglia critica di 1,3 contro dollaro (), indubbiamente aiutata dalla debolezza del biglietto verde (il ha toccato il livello più basso da quasi tre mesi).
Il Cable ha toccato quota 1,338 lunedì, oltre i massimi di oltre due mesi raggiunti il 12 novembre.
Dopo il rimbalzo sulla EMA50 a inizio mese, la sterlina ha cominciato a correre e potrebbe presto insidiare i massimi di un anno, come accaduto a settembre (fonte grafica ).
La valuta britannica guadagna terreno anche nei confronti dell’euro. Il cambio infatti scende a 0,8870.
Sulla sterlina si agita anche un po’ di ottimismo riguardo i negoziati per la Brexit. Il primo ministro Boris Johnson sta valutando di intervenire nei colloqui, e questo ha sollevato l’ottimismo su un accordo in extremis. Il Telegraph ha riferito che Johnson ha in programma di parlare con il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen questa settimana nel tentativo di “eliminare gli ostacoli finali” a un accordo commerciale. I mercati ipotizzano che un accordo sulla Brexit tra Regno Unito e UE si stia avvicinando nonostante l’incertezza sui punti critici.