Non sono arrivate sorprese dal meeting della Bank of England, che nell’ultima riunione di politica monetaria del 2020, lascia tutto com’è.
Con una decisione unanime (9 voti) la BoE lascia invariati i tassi di interesse ai minimi storici allo 0,10% e conferma il piano di acquisto titoli da 895 miliardi di sterline, aumentato di 150 miliardi il mese scorso. Ricordiamo che la BoE ha già effettuato due tagli al costo del denaro, che ad inizio anno era allo 0,75%.
La Banca centrale si è impegnata a intraprendere qualsiasi azione aggiuntiva necessaria per raggiungere l’obiettivo di inflazione del 2%, in un modo che aiuti a sostenere la crescita e l’occupazione.
La BoE assume quindi la posizione “wait and see“, anche perché bisogna ancora chiarire quale sarà la soluzione della faccenda Brexit.
A tal proposito, continuano ad arrivare segnali incoraggianti nei negoziati con l’Unione Europea. Il capo negoziatore UE Michel Barnier ha twittato che ‘buoni progressi‘ sono stati compiuti, anche se rimangono ancora ‘gli ultimi ostacoli‘. Dal canto suo il primo ministro Boris Johnson ha messo i parlamentari in attesa di approvare un accordo dell’ultimo minuto con l’UE.
I progressi su Brexit hanno dato ulteriore slancio alla sterlina britannica, che si è affacciata anche oltre la soglia di 1,36 contro il dollaro (GBPUSD), livello più forte dall’aprile 2018 (fonte grafica ).
Il cambio GBPUSD sta tentando di venire fuori dal canale ascendente in cui si sta agitando dalla fine dell’estate.
Su questo trend pesa la forte debolezza del biglietto verde, il cui Index è sceso sotto i 90 per la prima volta da oltre due anni e mezzo.