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FED, tassi fermi fino al 2023 (nonostante l’inflazione). Dollaro in calo

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Gli investitori si aspettavano un tono più aggressivo dalla banca centrale degli Stati Uniti

I tassi rimarranno fermi (fino al 2023), il piano acquisto titoli è confermato, l’inflazione potrebbe schizzare temporaneamente e la crescita del PIL viene sensibilmente rivista al rialzo.
Questi sono i punti chiave che vengono fuori del meeting della Federal Reserve.

Chi immaginava una prematura mossa restrittiva, non trova conferme nei “dot plot”, ossia le tabelle che accompagnano il comunicato finale che segue il meeting. Nonostante un miglioramento delle prospettive economiche e una maggiore inflazione, fino al 2023 non si prevedono cambi di rotta. Poi ci sarà un rialzo del costo del denaro.
Anche il valore d’equilibrio dei tassi – la previsione di lungo periodo – è rimasto fermo al 2,5 per cento.

Sul fronte del QE, la banca centrale conferma il piano da 120 miliardi al mese, dei quali 80 destinati ai T-Bond (che di recente hanno mostrato un rialzo dei rendimenti).

Riguardo la fotografia della situazione economica, c’è stata una forte revisione al rialzo del PIL per il 2021: 6,5% rispetto al 4,2% di dicembre.
Restano invariate le previsioni per gli anni successivi (+3,3% dal +3,2% nel 2022, +2,2% dal +2,4% per il 2023).
Cala la previsione sul tasso di disoccupazione, mentre cresce quella riguardo l’inflazione (2,4% dall’1,8%), che però dovrebbe rientrare verso l’obiettivo del 2% negli anni successivi.

L’allontanamento di ogni ipotesi di stretta monetaria, ha messo pressione sul dollaro. Gli investitori si aspettavano un tono più aggressivo dalla banca centrale degli Stati Uniti o un chiaro impegno sul fatto che un ulteriore aumento dei rendimenti è insostenibile.

Il biglietto verde – che nella prima parte di giornata era cresciuto sulla scia del rialzo dei rendimenti del Tesoro – è poi scivolato contro l’euro di oltre mezzo punto percentuale ( si riavvicina a 1,20).
Calo che è comunque diffuso contro tutte le altre valute principali, tanto che il scende a 91,4 allontanandosi dalla regione 92,00.

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