Tra gli strumenti di analisi tecnica più noti ed utilizzati c’è l’indicatore MOMENTUM (in realtà sarebbe più corretto parlare di oscillatore momentum), che esprime la velocità con cui si stanno muovendo i prezzi di un determinato asset.
Più è alto il valore di questo oscillatore, maggiore è la velocità con cui i prezzi si muovono verso una direzione.
L’oscillatore MOMENTUM, che fa parte della categoria degli indicatori leading, ha come funzione principale quella di anticipare i possibili cambiamenti di un trend, in modo tale da anticipare l’inversione.
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Qui sopra vediamo come si presenta il MOMENTUM indicator sulla piattaforma di trading .
Come si può vedere, il Momentum Indicator è una linea che ondeggia attorno allo ZERO, assumendo valori che possono passare da negativi a positivi.
Tuttavia quello che ci interessa dal punto di vista operativo – come stiamo per vedere – non è il valore numerico che assume, bensì il suo andamento nel tempo.
Ma ci torneremo a breve…
A cosa serve il Momentum e come si rappresenta
All’apparenza il Momentum è un normale oscillatore, analogo a tutti gli altri.
Tuttavia, mentre la maggior parte degli altri oscillatori si muove in un range tra 0 e 100 (o comunque entro certi limiti sia superiori che inferiori), il Momentum non ha limiti per cui può fluttuare liberamente attorno alla linea dello zero.
(Fonte grafica: broker )
Questa particolarità può provocare un po’ di confusione nei trader che non conoscono l’oscillatore Momentum. Infatti non esistendo un limite superiore e inferiore, è più complicato capire se un mercato si trova in situazioni estreme come ipercomprato e ipervenduto.
Quello che possiamo fare è dedurlo osservando l’andamento “generale” dell’oscillatore nel tempo, che ci può dare una idea di quando si trova in situazioni estreme.
Le fasi di mercato descritte dal MOMENTUM
Come abbiamo detto, l’oscillatore MOMENTUM ci dice la velocità con cui si muovono in prezzi, e quindi quanta forza stanno esercitando i compratori o i venditori che interagiscono nel mercato.
In pratica, il MOMENTUM ci dà una rappresentazione dell’intensità di un trend rialzista o ribassista in corso.
Per vedere come ci riesce, aiutiamoci con un altro esempio concreto:
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Ci sono tre scenari, che abbiamo evidenziato sulla nostra piattaforma :
1) Se il MOMENTUM viaggia verso valori molto elevati, vuol dire che la spinta di tori rialzisti è molto forte (e potrebbe esserci una condizione di ipercomprato (overbuy).
2) Viceversa, se il MOMENTUM viaggia verso valori molto bassi vuol dire che la spinta degli orsi ribassisti sta dominando, e potrebbe esserci una situazione di ipervenduto (oversell).
3) Se il MOMENTUM si muove in modo orizzontale, significa che i prezzi stanno avendo un andamento costante. Questa situazione è tipica non solo delle fasi laterali di mercato, ma anche di quelle in cui il trend si muove con una certa gradualità verso l’alto o il basso, cioè senza forti strappi.
Tra un poco vedremo quali implicazioni hanno queste situazioni durante le nostre sessioni di trading.
Come si utilizza il Momentum
Ci sono due modi diversi di utilizzare l’indicatore Momentum nel trading. Vediamoli…
Il primo si focalizza sul passaggio verso la linea dello zero.
Quando il Momentum passa da negativo a positivo, si genera un segnale rialzista; nel caso contrario, in cui il Momentum passa da positivo a negativo, verrà generato un segnale ribassista.
ATTENZIONE, NOI SCONSIGLIAMO DI UTILIZZARLO COSì !!
Riprendiamo l’immagine che abbiamo visto in precedenza, e ti spieghiamo perché…
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E’ vero che in molti casi l’attraversamento dello zero ci fornisce un segnale giusto, ma molte altre volte non lo fa.
Se osservi l’andamento del prezzo nell’immagine sul broker , vedrai un caso in cui il Momentum scende e taglia la linea dello zero, ma il prezzo sale. Un’altra volta invece sale e taglia la linea dello zero, ma il prezzo scende.
Se usassimo questo metodo, il Momentum sarebbe inefficace. Per questo motivo – se usato in questo modo – l’indicatore MOMENTUM ha necessariamente bisogno di essere utilizzato in combinazione con uno o più altri indicatori, che diano conferma del segnale che ci fornisce.
L’altro modo di utilizzare l’oscillatore Momentum invece è più efficace, e sfrutta le divergenze…
Le divergenze generate dal Momentum
Un ulteriore sfruttamento dei valori segnati da tale oscillatore è quando si generano delle DIVERGENZE.
Cosa sono?
Solitamente il Momentum si muove in linea con l’andamento dei prezzi, ma può capitare che ogni tanto se ne vada per conto suo. Può capitare cioè che di fronte a nuovo massimo realizzato dai prezzi, non corrisponda un nuovo massimo segnato dall’indicatore Momentum.
In questi casi si parla di “divergenza” prezzo-Momentum.
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Nell’immagine qui sopra possiamo vedere un caso concreto, sfruttando il broker .
La divergenze non sono assai frequenti, ma quando capitano ci danno un segnale molto affidabile di un possibile inversione dei prezzi, a conferma della debolezza dimostrata dal Momentum.
Come vedi nell’esempio, subito dopo che questa divergenza si è formata, il prezzo ha invertito il trend da rialzista e ribassista.
La variante: Momentum calcolato con medie mobili
Giusto per completezza, ti diciamo che esiste una variante del momentum classico, che anziché essere calcolato come differenza tra due prezzi, viene calcolato come media mobile di una differenza tra i prezzi.
Il risultato di questa variante è quello di ottenere un grafico con linee più morbide e fluide.
Per il resto, valgono gli stessi discorsi fatti per l’oscillatore momentum “classico”, uno dei più importanti tra i cosìddetti indicatori leading.
APPENDICE: Come si calcola il Momentum
Per concludere, a titolo puramente accademico vediamo anche come si calcola questo indicatore.
Per farlo ci si basa sul valore che ha assunto il prezzo in due momenti precisi. I periodi consigliati per misurare il momentum su un grafico variano tra gli 8 e 14 (dipende dal tipo di strumento che si va a negoziare). Si può dire che 10 rappresenta una buona via di mezzo.
Il motivo per cui si scelgono questi valori è che per periodi inferiori a 8 si formano onde troppo marcate e quindi falsi segnali.
Al tempo stesso però, valori superiori ai 14 creano onde minime, e quindi difficilmente interpretabili.
Ecco allora la formula per il calcolo del Momentum:
Momentum (t) = P(t) – P(t-x)
…dove…
Momentum (t) = valore del Momentum al tempo t
P(t) = Prezzo del titolo al tempo t
x = numero di osservazioni
In pratica si fa la differenza tra il prezzo di oggi (t) e quello di qualche tempo fa (t-x), divisa per il numero di periodi che ci sono voluti per generare questa differenza.
In questo modo otteniamo la differenza che si è avuta in media per ogni singolo periodo. Più è elevata, più vuol dire che il movimento di prezzo è stato intenso.
Se ragioniamo in ottica di trend, possiamo quindi dire che valori molto alti o molto bassi del momentum, indicano una forza notevole del trend rialzista o ribassista.
Buon trading!