Il dollaro canadese continua a irrobustirsi, e centra il massimo di 6 anni rispetto a quello americano ().
Da una parte c’è l’aumento del petrolio – una delle principali esportazioni del Canada – a sostenere la valuta canadese, dall’altra le prospettive di crescita della domanda esterna.
Soltanto un mercato immobiliare canadese in raffreddamento frena la corsa del Loonie (Housing starts in calo del 19,8% ad aprile, e vendite di nuove case in calo del 12,5% nello stesso periodo).
Il dollaro canadese continua inoltre a sfruttare l’effetto di una Bank of Canada più aggressiva rispetto alla Fed americana, visto che ha ridotto il ritmo dei suoi acquisti di debito pubblico, in un contesto economico migliorato.
Il cambio scende così a 1,206 per la prima volta maggio 2015.
A propiziare questo sprint contribuisce anche la debolezza del dollaro USD, il cui index è sceso a 90,2, il livello più basso da una settimana, poiché gli investitori sembrano riconoscere che la Federal Reserve non attiverà presto una politica monetaria restrittiva.