L’andamento blando del dollaro e le ultime decisioni della banca centrale sudafricana, hanno dato una spinta al rand. E così il cambio tra il biglietto verde e la valuta sudafricana () ha toccato quota 13,89, ossia il livello più basso da luglio 2019.
Giovedì la South African Reserve Bank ha mantenuto i tassi invariati, come previsto. Con una decisione unanime infatti, la SARB ha lasciato il suo tasso repo di riferimento al minimo storico del 3,5%, come era previsto.
Tuttavia guardando al futuro, la SARB prevede due aumenti dei tassi di interesse di 25 punti base ciascuno nel secondo e nel quarto trimestre del 2021.
I responsabili politici hanno affermato che i rischi complessivi per le prospettive di crescita dovrebbero essere bilanciati mentre i rischi complessivi per le prospettive di inflazione sembrano essere al rialzo. Tuttavia, il governatore Kganyago ha avvertito che i lenti progressi sulle vaccinazioni, l’approvvigionamento energetico limitato e l’incertezza politica continuano a rappresentare rischi al ribasso per le prospettive economiche.
La banca centrale del SudAfrcia ha aumentato le sue previsioni di crescita per il 2021 al 4,2% dal precedente 3,8%, ma ha rivisto al ribasso le sue proiezioni per il 2022 al 2,3% (rispetto al precedente 2,4%) e al 2023 al 2,4% (rispetto al precedente 2,5%).
Riguardo alla inflazione, si prevede una crescita del 4,2% nel 2021 (rispetto al precedente 4,3%), del 4,4% nel 2022 (invariato) e del 4,5% nel 2023 (invariato).
Nel frattempo, gli investitori hanno adottato una posizione cauta in vista di una revisione programmata del rating sovrano del Sud Africa da parte di S&P nel corso della giornata, in quello che potrebbe essere un altro test per l’economia del paese, sebbene non sia previsto un downgrade. Questo mese Moody’s ha deciso di non prendere alcuna decisione sul rating del credito del Sud Africa, che attualmente si trova a due livelli in profondità nel sub-investment grade, o ‘spazzatura’, a Ba2, con prospettive negative.
