Ancora tanta volatilità, e quotazioni in calo più o meno deciso.
Si può riassumere così l’andamento delle criptovalute degli ultimi 7 giorni, dopo che la settimana scorsa si era consumato il più grande crollo giornaliero mai verificato sui mercati crypto (300 miliardi bruciati in poco meno di 24 ore).
Il settore rimane avvolto da un sentimento negativo, innescato da alcuni eventi (il dietrofront di Elon Musk su ) e acuito da preoccupazioni normative: Cina, Stati Uniti e Corea del Sud hanno impresso un giro di vite nell’uso delle risorse digitali.
Senza contare le forti critiche arrivate dal governatore della Bank of Japan – Kuroda – che ha definito un asset puramente speculativo.
Altalena Bitcoin
La leader del settore ha fatto su e giù, risalendo oltre i 40mila dollari a metà settimana ma poi ha rifatto marcia indietro.
è scivolato di nuovo sui 35mila dollari, vicino ai minimi di 2 mesi toccati lo scorso fine settimana.
La corsa sulle montagne russe di Bitcoin è iniziata dopo che Tesla ha sospeso gli acquisti di veicoli utilizzando la criptovaluta il 12 maggio, ufficialmente per ragioni di sostenibilità ambientale.
Da allora, tra una spallata e l’altra, il valore di è sceso di oltre il 45% rispetto al record segnato a metà aprile, a $ 64.895 (Tuttavia, è aumentato di circa il 300% nell’anno).
Le altre crypto
Il bilancio settimanale di molte altre Top20 del settore, varia dal molto negativo all’invariato.
Se la cava (aumentato di circa 840% nell’anno), che rispetto a sabato scorso è fermo e pare avere arrestato la sua discesa sui 2400 dollari.
Nel panorama grigio bisogna evidenziare che gli analisti di Goldman Sachs hanno molta fiducia nella crypto di Vitalik Buterin, che credono sia destinata ad un futuro più brillante di Bitcoin.
Da segnalare EOS, l’unica della Top20 a vivere una settimana davvero positiva, con un +13% rispetto a sabato scorso verso 6.20 dollari.
