Il timore che le politiche di sostegno delle banche centrali possano finire prima del previsto (dopo i numeri del mercato lavoro sopra le attese), ha messo un freno alle borse europee. I listini chiudono in ordine sparso, dopo aver vissuto una giornata nervosa.
Sui listini si sente anche il peso delle tensioni tra Russia e USA e tra Washington e Pechino.
A Piazza Affari il riesce a chiudere in rialzo dello 0,29% a 25.452 punti, confermandosi sui livelli pre-pandemia.
A fronte dei 430 titoli trattati, 193 azioni hanno chiuso in ribasso. Per contro 194 azioni hanno portato a casa un incremento. Poco mosse le altre 43 azioni del listino italiano.
Tra i titoli a maggiore capitalizzazione spiccano Pirelli (+2,4%) e Ferrari (+2%), mentre Saipem (+1,4%) approfitta dei rumor su un nuovo contratto in Nigeria.
I più forti ribassi si sono verificati su Atlantia, che ha archiviato la seduta a -1,50%, ma anche St (-1,3%) in scia al comparto.
Vendite anche su Enel, che registra un ribasso dell’1,12%.
Tra gli indici di Eurolandia resta ferma Francoforte, quasi sul nulla di fatto. Perde poco Londra, in flessione dello 0,61%, si muove sotto la parità Parigi, evidenziando un decremento dello 0,21%.
Chiude fiacca Wall Street. Lo segna -0.32%, il -0.07% mentre il -1.03%.
