La prima grande economia asiatica a inasprire la sua politica monetaria dall’inizio della pandemia è la Bank of Korea. L’istituto sudcoreano ha infatti aumentato il tasso di interesse di 25 punti base, portandolo dai minimi storici dello 0,50% fino allo 0,75%.
Si tratta del primo rialzo in quasi tre anni. La banca centrale ha ancora due decisioni sui tassi per quest’anno.
La decisione è stata adottata a maggioranza dal board della BoK, e mira a combattere l’aumento dell’inflazione e a frenare il rialzo dei debiti delle famiglie.
La Corea sta fronteggiando i peggiori focolai di Covid-19, con nuove infezioni giornaliere al di sopra delle 1.000 unità da più di 50 giorni.
I policy maker coreani hanno affermato che è probabile che l’economia continuerà la sua ripresa, poiché si prevede che i consumi privati miglioreranno gradualmente con l’espansione delle vaccinazioni e del bilancio supplementare, mentre le esportazioni e gli investimenti dovrebbero sostenere la loro galleggiabilità.
La Bok ha confermato la crescita 2021 al 4% (in linea con le previsioni di maggio) con un’inflazione dei prezzi al consumo che nel 2021 aumenterà al 2%, superando la previsione di maggio dell’1,8%. Si prevede che l’inflazione di fondo si aggirerà al livello inferiore dell’1%.
Sul fronte valutario, il won ha arrestato il declino che lo ha visto protagonista negli ultimi due mesi e mezzo, che lo ha spinto fino al minimo di quasi un anno rispetto al dollaro.
Il cambio USDKRW è passato dal livello 1105 di inizio maggio a 1174 durante questo mese di agosto. Soltanto durante questa settimana il trend rialzista ha concesso una tregua.