Non ci saranno strappi sul fronte americano di politica monetaria. Lo ha confermato il numero uno della Federal Reserve – Jerome Powell – parlando all’Economic Club di Chicago. L’istituto centrale continuerà ad aumentare i tassi di interesse in modo costante e graduale.
Powell ha sottolineato come la crescita dell’economia a stelle e strisce stia procedendo a “passo solido”, giustificando così un approccio hawkish da parte della FED. Tuttavia, il rovescio della medaglia è che aumenti troppo rapidi del costo del denaro aumenterebbero i rischi che l’inflazione resti in modo persistente sotto l’obiettivo di crescita annua del 2%.
Dopo che la FED ha alzato i tassi lo scorso mese di febbraio (portandoli all’1,5-1,75%), è quindi probabile che ci saranno altre due strette. La prima a ridosso dell’estate, la seconda verso fine anno.
Riguardo la questione dei dazi, Powell ha sottolineato come questi ultimi possono fare salire i prezzi, ma che le nuove tariffe minacciate da Trump sui prodotti cinesi sono oggetto di discussioni ancora “alle fasi iniziali”; per tale ragione è ancora prematuro parlare degli effetti che potrebbero avere.
Sul fronte valutario, le prime ore della settimana segnano un lieve apprezzamento del dollaro nei confronti delle altre valute principali. La coppia EurUsd viaggia verso 1,2267 come vediamo sulla piattaforma di , mentre l’UsdJpy rimane sopra quota 107.