Nel mondo del trading ci sono diverse scuole di pensiero e diversi approcci operativi, ma senza dubbio quelle più sfruttate sono le strategie TREND FOLLOWING, che mirano a seguire una tendenza cercando di cavalcarla il più a lungo possibile, così da massimizzare i profitti.
Una strategia trend following quindi SEGUE un trend, e per questo si contrappone a quella di inversione del trend, che invece mira a ottenere profitti prevedendo IN ANTICIPO i possibili cambi di direzione del mercato.
Vediamo le due situazioni rappresentate in questa immagine…
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Qual è l’approccio migliore tra i due?
Impossibile dare una risposta diversa da questa: “la migliore strategia è quella che produce degli utili, a prescindere che segua un trend o punti sulla sua inversione”.
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Le basi di una strategia trend following
Anche se vedremo a breve che esistono DUE TIPI DI STRATEGIE TREND FOLLOWING, entrambe si basano su un identico SCHEMA DI COMPORTAMENTO: il trader identifica la tendenza, poi attende il momento di pausa del trend e quindi entra sul mercato quando questa pausa finisce e il trend riparte.
Accade cioè quello che vediamo spiegato con questa immagine:
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Ovviamente, la speranza del trader è che il trend riprenda più forte e più a lungo di prima, così da ottenere un bel profitto.
Quello che i trend follower vogliono sfruttare, è il fatto che un trend non procede mai in senso lineare e costante, ma si prende delle “pause” di tanto in tanto, e talvolta poi riparte come prima (se non più forte).
La prima cosa da fare: identificare un trend
Il primo presupposto di una strategia trend following è identificare la PRESENZA e la FORZA di un trend .
Si deve cioè vedere se il prezzo sta disegnando massimi e minimi relativi crescenti successivi (uptrend o trend rialzista), oppure se sta disegnando massimi e minimi relativi decrescenti successivi (downtrend o trend ribassita).
L’esistenza e la forza di un trend si possono verificare grazie a tanti strumenti di analisi tecnica. Esistono infatti molteplici indicatori di trend, che ci possono aiutare a verificare la presenza di un trend.
Qui sotto vediamo ad esempio come utilizzare nel modo più banale l’indicatore più noto di tutti, la media mobile.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Nell’immagine possiamo vedere come la Media Mobile evidenzia in modo immediato una situazione di trend ribassista, rialzista e la fase di trading range (mercato in pausa laterale).
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Come agire concretamente? Due possibili strategie trend following
Anche se il principio di fondo di un trend follower è sempre lo stesso, ossia seguire un trend a cavalcarlo il più a lungo possibile, ci sono due tipologie di trend followers, in base al tipo di “segnale di ingresso” che aspettano per entrare a mercato:
1) Breakout traders
2) Swing traders
Andiamo adesso a esaminare come agiscono.
1) La strategia del Breakout trading
Questa categoria di trend follower entra a mercato quando un trend già ben definito va a rompere delle resistenze (in caso di trend rialzista) o supporti (in caso di trend ribassista), oppure quando vengono violati dei pattern grafici (come bandiere, rettangoli, triangoli, cunei, ecc).
Nell’esempio qui sotto vediamo un caso in cui un trend follower aspetta che vengano violati due pattern grafici molto famosi: la bandiera (flag) e il cuneo (wedge).
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
A sinistra vediamo che durante un trend ascendente, il prezzo dopo aver disegnato una candela lunga, entra in una fase di trading range caratterizzata da candele piccole che ondeggiano di continuo tra punti di massimo e minimo. si disegna così un PATTERN BANDIERA che è inclinato contro-trend.
Quando si rompe questa configurazione, si genera una opportunità di ingresso.
A destra invece vediamo che sulla nostra piattaforma si forma un CUNEO. Anche in questo caso dopo una candela lunga, ed anche in questo caso abbiamo che il range si restringe. Poi c’è il breakout che dà il via a un nuovo impulso ribassista dei prezzi.
Concretamente quindi il trend follower entra su rotture di piccole fasi di congestione che si formano durante un trend già definito, cercando poi di cavalcarlo fino alla fine e sfruttare il momentum forte testimoniato dalla rottura dei livelli.
STOP LOSS nella stretegia breakout trading
Per vedere dove andrebbe posizionato lo Stop Loss nella strategia trend following BREAKOUT, riprendiamo l’immagine vista poco fa.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Sulla nostra piattaforma lo STOP LOSS andrebbe posizionato sullo swing più recente o su quello più distante (supporto o resistenza statiche di periodo) in base all’aggressività più o meno forte del trader.
Inoltre esso va spostato sotto i minimi di periodo che si formano via via che il prezzo cresce o decresce (in caso di downtrend).
Svantaggi e vantaggi del breakout trading
Lo svantaggio nell’adottare una strategia del Breakout può essere duplice.
Anzitutto potrà capitare che la ripresa del trend dopo il breakout non ci sia. In questo caso si parla di “falso breakout”, oppure dei “fakeout”.
Sfruttando ancora una volta la piattaforma , vediamo un esempio di questo tipo, dove si vede chiaramente che dopo il breakout il prezzo fa marcia indietro e addirittura nasce una vera e propria inversione del trend.
In secondo luogo, anche se il trend effettivamente dovesse ripartire, con la strategia del breakout si entra a mercato solo a trend già ricominciato, per cui non potremmo cavalcarlo del tutto ma solo quando è già ripreso.
Tuttavia il grosso VANTAGGIO di questo approccio è racchiuso in una frase saggia: “One good trend pays for all the whipsaws”. Ovvero quando si centra “un buon trend, esso ripaga di tutte le piccole perdite avute in precedenza”.
Effettivamente, basta beccare un filone giusto per far correre alla grande i profitti.
Bisogna saper aspettare l’onda giusta, che prima o poi arriverà.
Per questo motivo il breakout trader è alla continua ricerca di mercati che si trovano in trading range dal quale stanno per venire fuori.
Peraltro quanto più duratura è la fase di range, tanto più il trend successivo potrebbe essere forte.
Ci vuole pazienza, saper tenere botta quando il trend si fa attendere e avere fede nel proprio trading system.
2) La strategia Swing trading
Vediamo adesso la seconda tipologia di strategie trend following, che si basa sugli “swing” (ossia i temporanei movimenti del prezzo controtrend).
A differenza dei breakout trader, gli swing trader non comprano sulla rottura di una resistenza/supporto che si verifica dopo una fase di range (cosa che accade solo quando il trend di fatto ha già ripreso a marciare), bensì quando si verifica un PULLBACK sui ritracciamenti di prezzo (swing).
Spieghiamo meglio aiutandoci con questa immagine tratta dalla nostra piattaforma .
Cosa notiamo?
Ogni volta che durante un trend la spinta si attenua, questa categoria di investitori verifica se ci sono delle indicazioni che essa possa ripartire.
Se ci sono, allora entrano a mercato PRIMA che il trend riparta, e questa è una differenza fondamentale rispetto alla strategia breakout trading.
E’ chiaro che questa tipologia di trader cerca di cavalcare una porzione maggiore del trend rispetto ai breakout trader, perché provano l’ingresso a mercato quando il trend STA PER riprendere vigore dopo un temporaneo indebolimento, mentre i breakout trader entrano quando il trend HA GIA’ ripreso vigore dopo il breakout della fase di mercato laterale.
Lo Swing trader quindi si muove in anticipo.
E’ intuitivo che se da un lato questo comporta il vantaggio di poter fare entrate più remunerative, lo svantaggio è che non sempre i reversal avvengono e talvolta un ritracciamento può continuare a lungo, finendo per farci scattare uno o più stop loss che ci buttano fuori dal mercato facendoci perdere soldi e… pazienza.
Ed è proprio allora che dobbiamo ricordarci lo slogan: “One good trend pays for all the whipsaws“. Pazienza, sangue freddo e fiducia che prima o poi il filone giusto arriverà.
Entrate a mercato e stop loss dello Swing trader
Quand’è che lo swing trader entra a mercato?
Lui aspetta che si generi un ritracciamento (lo swing), ovvero una fase in cui il prezzo si muove contro-trend. Quando si forma questo swing, aspetta un segnale che gli fa ritenere che il prezzo cambierà ancora direzione riprendendo a marciare a favore di trend.
Questo segnale di entrata può arrivare:
1) dalla rottura della mini trend-line che va disegnata sul ritracciamento
2) dalla comparsa di un pattern di inversione
3) da un segnale prodotto da uno degli indicatori di inversione del trend
STOP LOSS Swing trading
Lo Stop Loss nello Swing trading andrebbe posizionato leggermente sopra/sotto il massimo/minimo del movimento correttivo del trend. Di quanto? Dipende dall’aggressività più o meno forte del trader.
Inoltre esso va spostato sotto i minimi di periodo che si formano via via che il prezzo cresce o decresce (in caso di downtrend), così da trasformarlo in “stop profit” per proteggere il profitto accumulato.
L’orizzonte temporale dei following trader
I trader che adottano una strategia trend following possono seguire i più svariati orizzonti temporali.
I position Traders o trader di posizione operano su periodi che vanno dal giornaliero fino al mensile, seguendo i trend maggiori e ignorando le oscillazioni che si verificano nell’intraday.
Possono detenere posizioni aperte anche per molte settimane.
I Momentum traders invece aprono posizioni solo per alcuni giorni, sfruttando le fasi di alta volatilità, quando cioè il prezzo si muove significativamente in una direzione precisa con alto volume.
Gli scalpers invece sono la categoria più “sotto pressione”, perché operano a brevissimo termine e riescono ad aprire anche moltissime operazioni durante un sol giorno, anche di brevissima durata, cercando di accumulare piccoli profitti che però se sommati possono arrivare a forti guadagni.
Per questo motivo cercano mercati con alta volatilità, con bassissimo spread e se possibile senza commissioni.
Conclusioni sulle strategie trend following
E’ evidente che quando questa strategia va a bersaglio, i profitti che si possono ottenere sono davvero notevoli, e ripagano ampiamente (oltre che dal punto di vista economico anche sotto quello emotivo) di molte entrate a vuoto che faremo.
Una cosa da rimarcare è l’importanza degli Stop Loss in questo tipo di strategie, visto che spesso si può incappare in false rotture (nel caso dei breakout trading) e ritracciamenti prolungati (nel caso degli swing trading) che possono mettere a dura prova la nostra pazienza e il nostro capitale.
Buon trading!