Arriva la sesta stretta consecutiva da parte della Banxico. L’istituto centrale del Messico ha infatti alzato il tasso di riferimento di 50 punti base, portandolo al 6%.
Una mossa prevista dal mercato, visti i timori per le pressioni inflazionistiche e le aspettative che la Federal Reserve inizierà ad aumentare i tassi.
L’autorità monetaria messicana ha affermato che il saldo del rischio di inflazione rimane sbilanciato al rialzo, poiché le aspettative di inflazione per il 2022 e il 2023 sono nuovamente aumentate.
L’inflazione annua del Messico è rallentata meno del previsto fino al minimo di tre mesi del 7,1% a gennaio, ma è comunque più del doppio del tasso obiettivo di Banxico del 3%. Il tasso di inflazione “core” ha accelerato al 6,21%, il livello più alto da settembre 2001.
Nel frattempo, l’economia messicana ha frenato.
La crescita si è ridotta dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, dopo una contrazione dello 0,4% nel periodo precedente, mettendo il paese in una recessione tecnica.
Come vediamo sul broker , dopo la decisione di Banxico il peso messicano MXN è rimasto in orbita 20,5 rispetto al dollaro (USDMXN).
Il cambio ha incontrato nella Ema200 un ostacolo robusto alla sua corsa al ribasso, e adesso si trova compresso tra questa media mobile e la Ema50.
L’attuale clima di incertezza è confermato dalla presenza di numerose candele dal corpo piccolo (talvolta anche Doji) comparse nelle ultime settimane.
