Dopo alcuni giorni di ripresa, le Borse europee inchiodano di nuovo. La giornata è stata segnata dalla fiammata dei prezzi delle materie prime energetiche, dal recupero dei governativi e dal balzo del rublo dopo che il presidente russo Putin ha preteso il pagamento in moneta di Mosca per le forniture di gas e petrolio all’Occidente.
Il di Milano arretra dello 0,96% a 24.298 punti.
In evidenza Saipem (+7,2%) perché ENI, CDP e un consorzio di banche sarebbero pronti ad una immediata iniezione di liquidità per complessivi 1,5 miliardi di euro. Bene comunque tutti i settore oil: +2,8% Tenaris, +0,9% Eni.
Ancora in salita Leonardo (+2,6%) dopo la cessione del business satelliti della controllata Usa Drs.
Vendite sulle utility e sulle banche: la peggiore performance è di Hera, che nonostante i conti 2021 ha chiuso a -3,58%, segna invece -2,9% Unicredit.
In perdita Italgas, che scende del 2,73%.
Nello scenario borsistico europeo, il DAX40 di Francoforte cede l’1,31%, Londra limite le perdite allo 0,22%. Parigi va giù dell’1,17%. Anche Madrid cede oltre un punto percentuale.
Chiusura molto negativa per Wall Street. Lo segna -1.23%, il -1,29% mentre il -1,32%.