Giornata nervosa sui listini europei, che partono malissimo e strada facendo riescono a recuperare terreno. Alla fine la chiusura è contrastata.
Mentre si continua a sperare in uno sviluppo positivo sul fronte della guerra, si guardano le dinamiche inflattive (inflazione Usa da record, ma meno delle attese) e cresce l’attesa per la riunione della BCE in programma giovedì.
Cautela a Piazza Affari, dove il archivia la seduta con un calo dello 0,33% a 24.667 punti.
Il balzo del petrolio spinge sul trono Tenaris, con un importante progresso del 3,23%.
In evidenza Leonardo (+2,7%) dopo la promozione degli analisti.
Corre Ferrari, +2,48%, che ha incassato l’upgrade da parte di Exane BNP Paribas che ha alzato il rating da neutral a outperform.
Giornata pesante per le banche (-3,86% Unicredit che è la peggiore del listino, -2% Intesa) in scia al tonfo delle tedesche Deutsche Bank e Commerzbank, dopo le cessione di azioni da parte di Capital Group.
Tonfo di anche di BPER, che mostra una caduta del 3,19%.
Tiene solo Banco BPM (+0,03%), che oggi ha esercitato l’opzione per l’acquisto da Covea della quota dell’81% della joint venture assicurativa Bipiemme Vita.
Debole Atlantia (-0,5%) mentre il mercato giudica imminente l’opa dei Benetton per delistare la holding e proteggerla cosi’ da appetiti esterni.
Nello scenario borsistico europeo si muove al ribasso il di Francoforte, -0,48%. Londra cala dello 0,55%, Parigi, cede lo 0,28%.
Sul mercato americano chiusura al ribasso per Wall Street. Lo segna -0,34%, il -0,26% mentre il -0,30%.