Si chiude malissimo la settimana dell’euro, che scivola sotto quota 1,10 contro il dollaro (), arrivando al punto più basso da maggio 2017.
Momento pesante per l’Eurozona
A pesare sulla valuta unica sono stati diversi fattori. Anzitutto i deboli rilasci dall’Eurozona dei giorni scorsi, culiminati poi nei deludenti dati odierni sulle vendite al dettaglio tedesche (ridotte del 2,2% a luglio, contro le aspettative di un calo dell’1,0%) e quelli preliminari sull’inflazione (ben lontana dal target del 2%).
In secondo luogo la nuova frenata sulla formazione del nuovo Governo in Italia.
Infine il commento di Christine Lagarde, prossima presidente della BCE, sui tassi di interesse che a suo dire “non hanno ancora raggiunto il punto più basso”. Affermazioni importanti in vista di quelle che potrebbero essere le scelte future di politica monetaria dell’Eurotower.
Al resto ci ha pensato il vento positivo che spira sul dollaro, trainato dai dati sul sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan.
La marcia del biglietto verde è stata sottolineata anche da Trump via Twitter. Il presidente USA ha postato un messaggio dicendo che l’euro sta cadendo “come un matto” e ha lamentato lo stato del dollaro USA, attribuendo la sua forza alla politica della Federal Reserve.
Euro-Dollaro sui minimi da maggio 2017
Come detto, tutti questi elementi hanno contribuito a far cadere la coppia sotto quota 1,10 per la prima volta dal maggio del 2017, come possiamo vedere sulla webtrader .
Gli analisti sono convinti che la Banca centrale europea potrebbe ridurre il tasso di interesse di riferimento a settembre, e annunciare un nuovo ciclo di quantitative easing.