L’Europa chiude a tinte miste la prima giornata della settimana, alla vigilia del Forum della Bce e nel giorno in cui la Casa Bianca segnala il default tecnico di Mosca per la prima volta dalla rivoluzione bolscevica.
Sul sentiment degli investitori continuano a pesare i timori di recessione, mentre su Piazza Affari si sente l’effetto incertezza legata a Generali e Mediobanca, dopo la morte del loro azionista Leonardo Del Vecchio (la cui holding Delfin è primo socio di Mediobanca e importante azionista di Generali).
La Borsa italiana vede il chiudere in flessione dello 0,86% a 21.966 punti.
A Milano rimbalza con vigore Saipem: +43,94%, dopo i tracolli dei giorni scorsi dopo l’avvio dell’aumento di capitale iperdiluitivo da 2 miliardi di euro.
Bene CNH Industrial (+1,84%), Prysmian (+1,03%) e Campari (+0,70%).
Giornata debole per quasi tutto il comparto finanziario. Unipol (-2,61%), Banco Bpm (-2,65%), Unicredit (-1,16%). Si salva Intesa Sanpaolo (+0,6%) dopo il via libera al buyback da 1,7 miliardi.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Generali Assicurazioni, -3,03% per i motivi detti poco sopra.
Tra le principali Borse europee piccolo rialzo del di Francoforte, +0,52%, Londra va in progresso dello 0,69%, Parigi cala dello 0,43%.
Sul mercato USA, chiusura a marcia indietro. Lo segna -0,30%, il -0,20% mentre il -0,72%.
