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Petrolio, primo calo mensile da novembre. L’OPEC+ conferma il piano di produzione

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Sul prezzo del petrolio incidono i timori di una recessione, che causerebbe un calo della domanda di greggio

Dopo essere giunto di nuovo in orbita 120 dollari, il prezzo del petrolio sta scendendo, e chiude il primo mese di calo dallo scorso novembre.
Intanto dall’OPEC+ non giungono novità riguardo alla produzione dei prossimi mesi.

Il meeting del cartello si è chiuso con la decisione di confermare l’aumento della produzione da 648.000 barili al giorno per il mese di agosto, come previsto dalla nuova tabella di marcia. Quest’ultima ha spalmato metà degli aumenti che erano previsti a settembre su luglio e agosto.
Nel corso della riunione non si è discusso dei livelli di produzione previsti per il mese di settembre. Se ne parlerà nella prossima riunione, in calendario il 3 agosto.

Il è sceso a 114 dollari al barile, mentre il scivola su 105 dollari al barile.

Sul prezzo del petrolio incidono i timori di una recessione, che causerebbe un calo della domanda di greggio. Inoltre i prezzi record stanno deprimendo i consumi di benzina negli Stati Uniti.
Questi due fattori bilanciano la scarsa offerta sul mercato, tra la guerra in corso in Ucraina e le interruzioni dalla Libia all’Ecuador.

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