La nuova settimana comincia all’insegna della debolezza sui listini europei. Gli investitori sono sempre più preoccupati per il pericolo recessione, alla luce del probabile peggioramento dell’approvvigionamento energetico. Oggi è cominciata l’interruzione delle forniture del Nord Stream I. In teoria durerà 10 giorni, ma i mercati temono che possa durare di più.
Qualche apprensione arriva anche dai nuovi focolai di Covid in Cina, che fanno temere altre restrizioni.
Negativa Piazza Affari, dove il chiude la sessione perdendo 0,95% a 21.567 punti.
Ancora una giornata intensa per Saipem, +5,25%, che ha concluso l’offerta in opzione dell’aumento di capitale: circa il 70% delle nuove azioni sottoscritte, per un ammontare complessivo pari a 1,39 miliardi.
Bene Terna, +1,55% e Campari, +0,97%.
A Piazza Affari la debolezza ha riguardato le banche. Bper (-4,5%) finisce in coda al Ftse Mib, mentre Banco BPM (-3,51%) paga il fatto che KBW ha tagliato il rating a “market perform” sulla base di un outlook più cauto. Debole anche Unicredit (-2,25%).
In perdita Iveco Group, che scende del 4,42% e CNH Industrial, -3,49%.
Tra gli indici di Eurolandia sotto pressione Francoforte, dove il ha ceduto l’1,4% pagando il calo di auto e tecnologici. Male anche Amsterdam (-0,7%), Parigi (-0,6%) e Madrid, che ha perso lo 0,3%. Senza spunti Londra.
Wall Street intanto chiude debole. Lo segna -1,15%, il -0,52% mentre il -2,26%.
