Il rischio di una crisi di Governo colpisce duramente il listino di Milano, che scivola sui minimi da metà novembre 2021. Ma anche le altre borse europee accusano ribassi assai consistenti.
I mercati azionari hanno ancora risentito del dato sull’inflazione Usa di ieri, salito ai massimi dal 1981.
Proprio dagli USA arrivano inoltre le prime trimestrali: quelle di Jp Morgan e Morgan Stanley hanno deluso le attese.
La Borsa di Milano a fine giornata vede il chiudere in discesa del 3,44% a 20.554 punti base, portando avanti la scia ribassista di quattro cali consecutivi.
Sul podio delle migliori svetta Saipem, +5,69%. Molto bene Amplifon, con un progresso del 2,06%.
I ribassi maggiori sono quelli di Telecom Italia, -6,40%. Questo genere di aset necessita di un quadro politico definito per attuare importanti scelte strategiche.
Stesso discorso per Enel, che scende del 5,70%.
Il clima di incertezza travolge le banche: Unicredit perde il 6,11%, Bper -6,17%, Banco Bpm -5,3%, Intesa -5,54%, Mediobanca -4,7%, Mps -7,01%.
Male anche altri finanziari come Finecobank -5,07%, Poste -5,08%, Unipol -4,39%.
Tra i listini europei, Francoforte accusa sul un calo dell’1,86%. Londra -1,63%, Parigi -1,41%, Madrid -1,73%.
I listini USA chiudono contrastati. Lo segna -0,30%, il -0,46% mentre il +0,03%.