E’ stata una settimana finora interlocutoria per le criptovalute. Ad eccezione di Dogecoin (-9%), le prime crypto hanno avuto bilanci altalenanti ma comunque poco movimentati.
ad esempio sta cedendo poco più del 3%, ma viaggia nuovamente sopra la soglia dei 20mila dollari. Tra continui saliscendi, Bitcoin rimane all’interno della fascia di consolidamento tra i 19.150 (pizzicato in settimana) e i 22.000 euro.
Al contrario è in leggero attivo e si è riportato sulla resistenza di 1.250.
Questa settimana gli investitori si sono focalizzati sul dato dell’inflazione USA, che ha viaggiato oltre le attese aumentando le aspettative di una FED più aggressiva. In concomitanza di questo report, le critpovalute hanno accusato una flessione dalla quale in seguito si sono riprese.
Tuttavia, il quadro generale rimane di cauta avversione al rischio, scenario che non favorisce di certi il recupero delle crypto.
Anche perché arrivano informazioni negative che lo riguardano, come il deficit di quasi 1,2 miliardi che sarebbe emerso dai documenti contabili del prestatore di crypto Celsius (CEL), che ha da poco chiesto la procedura di bancarotta Chapter11.