Negli ultimi giorni il settore delle criptovalute ha mandato segnali di vivacità. Nessuna delle TOP20 ha mostrato il segno rosso negli ultimi sette giorni.
Anzi, spiccano balzi in doppia cifra, a cominciare da quello di .
Bitcoin e i 23mila
Fino alla settimana scorsa il prezzo della crypto più famosa era ancora sotto i 20.000$, facendo temere una prosecuzione della fase discendente, dopo uno dei trimestri peggiori di sempre.
Ma a partire dal 14 luglio ha iniziato una significativa risalita. Il prezzo è arrivato ad affacciarsi anche sopra quota 24.000$, prima che venisse diffusa la notizia che Tesla a giugno ha venduto il 75% dei BTC che aveva ancora in cassa.
Secondo molti analisti, per il futuro di è fondamentale la tenuta dei 23mila, perché solo il consolidamento oltre tale soglia può essere una base per una fase di recupero più sostanziosa, e forse anche rapida (con la prossima grande resistenza a 27.100$).
Tuttavia, il contesto di mercato rimane difficile, perché la propensione al rischio va e viene, e quando si innesca la paura della recessione le pagano dazio.
Sarà in questo senso importante la politica dei tassi decisa dalla Fed, che si riunisce il 27 luglio prossimo. Una stretta di 75 punti base potrebbe avere pesanti ripercussioni sulle quotazioni di tutti gli asset considerati ad alto rischio.
Brilla Ethereum
L’ultima settimana è stata assai proficua per , volato di quasi il 30%. Con l’avvicinarsi dell’attesissimo Merge, ETH sta sovraperformando il mercato.
Il passaggio definitivo alla Proof-of-Stake (PoS) è previsto per il 19 settembre. Il Merge ridurrà il consumo energetico della rete di oltre il 99%. Tuttavia, non diminuirà le commissioni di transazione in modo significativo, in quanto il miglioramento della scalabilità avverrà con un successivo update.
